Linee Guida
Tipologia di articoli
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Articoli di approfondimento teorico clinico: possono essere pubblicati assieme ad altri articoli su un tema specifico o pubblicati autonomamente. Tali articoli devono avere una lunghezza compresa tra i 30.000 e i 50.000 caratteri (spazi inclusi, escludendo l'abstract in lingua inglese ma includendo il riassunto in italiano, la bibliografia e le eventuali note a piè di pagina). Il riassunto in italiano deve avere una lunghezza compresa tra i 1.000 e i 1.500 caratteri e includere dalle 4 alle 6 parole chiave.
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Commenti: si tratta di lavori che riconsiderano, aggiornano e discutono materiale già pubblicato in letteratura, anche su questo giornale. Devono avere una lunghezza compresa tra i 20.000 e i 40.000 caratteri (spazi inclusi). Il riassunto in italiano deve essere tra i 1000 e i 1.500 caratteri e includere dalle quattro alle sei parole chiave.
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Articoli di ricerca: devono essere lunghi non più di 60.000 caratteri (spazi inclusi) incluso il titolo, il riassunto in italiano, le parole chiave, le note a piè di pagina, le tabelle, i grafici e la bibliografia. Devono essere strutturati come segue: 1. Introduzione (background teorico, argomento, costrutti e loro rilevanza, panoramica della letteratura); 2. Ipotesi e obiettivi; 3. Metodo (contesto, partecipanti allo studio, mezzi utilizzati, progettazione e design, condizioni per la reiterazione dello studio, indagini statistiche condotte); 4. Risultati; 5. Discussione (implicazioni cliniche e teoriche dei risultati entro il quadro teorico definito dalla letteratura citata, possibili sviluppi futuri, eventuali limitazioni e difetti del presente studio). Il riassunto in italiano deve avere una lunghezza compresa tra i 1.000 e i 1.500 caratteri e includere dalle quattro alle sei parole chiave. Tabelle e grafici devono essere inclusi come file separati con lo stesso titolo dell'articolo.
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Revisioni sistematiche della letteratura: devono riguardare argomenti di rilievo. Devono esplicitare i criteri per la selezione del materiale analizzato e presentare i risultati descritti dall'autore come un risultato di tale rassegna. Devono avere una lunghezza compresa tra i 15.000 e i 40.000 caratteri (spazi inclusi). Il riassunto in italiano deve avere una lunghezza compresa tra i 1.000 e i 1.500 caratteri e includere tra le quattro e le sei parole chiave.
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Presentazione e discussione di casi: devono avere una lunghezza non superiore ai 30.000 caratteri e devono includere almeno: la presentazione del caso, le ragioni per la discussione, esempi tratti dal caso che vadano a supportare le ipotesi/le posizioni assunte relativamente al caso, prospettive aperte o discutibili. Sono auspicate, e possono anche essere richieste dalla redazione, discussioni dei materiali proposti che possono prevedere repliche e commenti dell'estensore del caso.
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Commenti su libri, film, congressi, seminari, etc.: si tratta di brevi lavori che presentano una lettura tecnico-scientifica di materiali artistici o culturali o di eventi culturali o scientifici. Devono avere una lunghezza compresa tra gli 6.000 e i 12.000 caratteri (spazi inclusi) incluso il titolo, le note a piè di pagina e la bibliografia (fino ad un massimo di 10 contributi). Per questa tipologia di articolo non è richiesto un riassunto.
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Le lettere alla rivista sono spedite per invitare alla riflessione su argomenti specifici a partire da un punto di vista originale. Non devono superare i 5.000 caratteri di lunghezza.
Considerazioni etiche
Gli autori devono poter garantire la veridicità e la confidenzialità dei dati derivanti dalla pratica clinica e dalle ricerche incluse nei propri materiali. È responsabilità degli autori modificare i dati personali relativi ai pazienti per garantirne l'anonimità.
Formattazione del testo
La prima pagina deve contenere:
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titolo (maiuscolo, centrato e in carattere Times New Roman 16 punti in grassetto all'inizio della pagina); deve essere privo di acronimi, conciso, omettendo termini impliciti e, ove possibile, deve essere una dichiarazione del risultato principale o della conclusione presentata nel manoscritto;
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tre-cinque parole chiave;
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riconoscimenti;
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contributi degli autori, ad esempio informazioni sui contributi di ogni persona indicata come partecipante allo studio - per mantenere l'anonimato degli autori, necessario per il processo di revisione in doppio cieco, si dovrebbero usare solo le iniziali degli autori o un simbolo diverso per ogni autore;
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informazioni sul potenziale conflitto di interessi;
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ulteriori informazioni (ad esempio, finanziamenti - compresi i numeri delle sovvenzioni, se applicabili, presentazione a conferenze...).
Nel caso di articoli di ricerca la seconda pagina dovrà contenere:
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l'approvazione etica e il consenso alla partecipazione;
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Il consenso alla pubblicazione;
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La disponibilità dei dati e del materiale.
Per la strutturazione delle diverse tipologie di articolo si faccia riferimento alle indicazioni sottostanti alla voce "Tipologia di articoli".
Tabelle e figure
Se si usano delle tabelle, devono essere inserite in pagine distinte e con interlinea doppia. Devono essere numerate e citate nel testo del manoscritto. Se si usano delle figure, devono essere incluse nella sottomissione come file separati in formato .tiff o .jpg. Devono inoltre avere la seguente risoluzione:
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Colore: salvato come CMYK, minimo 300 dpi;
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Bianco e nero/scala di grigi: minimo 600 dpi;
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Ampiezza una o due colonne (8,5 cm o 17,5 cm).
Occorre includere una didascalia diversa per ciascuna immagine alla fine del manoscritto, non inclusa nel file dell'immagine.
Autorizzazioni
Gli autori devono ottenere un permesso scritto per la riproduzione e l'adattamento di materiale precedentemente pubblicato. Una copia del permesso scritto deve essere fornita prima della pubblicazione (in caso contrario il lavoro non verrà pubblicato) e citata in modo adeguato nella didascalia dell'immagine. La procedura di acquisizione del permesso è responsabilità dell'autore; la rivista non rimborserà alcun costo relativo a tale procedura. In alternativa, è consigliabile utilizzare materiale da altre fonti (libere e gratuite).
Varie
Se vengono utilizzate delle abbreviazioni nel testo, gli autori dovranno fornire il nome completo e l'abbreviazione tra parentesi la prima volta che tale espressione viene citata, mentre da lì in poi devono essere utilizzate solamente le abbreviazioni (fanno eccezioni i titoli, dove gli autori devono inserire sempre il nome per esteso). Se si citano nomi di materiali o sostanze nel testo, è necessario includere nel testo tra parentesi la marca, la casa di produzione e la provenienza geografica di tali materiali o sostanze.
Bibliografia
Riferimenti bibliografici all'interno del testo devono includere il cognome dell'autore e l'anno della prima pubblicazione in lingua originale tra parentesi: " Freud (1899) afferma che", oppure il nome dell'autore seguito dalla virgola, uno spazio e l'anno di pubblicazione: (Freud, 1899).
Se si desidera aggiungere il riferimento alla pagina deve essere scritto tra parentesi preceduto da "p.", mentre tale informazione non è richiesta nella lista delle referenze bibliografiche alla fine del lavoro.
Se il numero di pagina si riferisce all'edizione originale e non alla traduzione inclusa nella bibliografia alla fine del lavoro, è necessario aggiungere la dicitura "ed. orig." (Loewald, 1980, p. 56 ed. Orig.).
Se la bibliografia al termine del lavoro include più di una traduzione, specificare l'anno di pubblicazione della traduzione citata (Loewald, 1980, p. 56 trad. it. 1994).
Se sono citate diverse pubblicazione dello stesso autore nello stesso anno, l'anno di pubblicazione sarà seguito da una lettera minuscola in ordine alfabetico. Se le parentesi contengono più di un riferimento alle pagine, tali riferimenti saranno divisi da virgole. Il punto e virgola viene utilizzato per dividere i diversi autori all'interno delle parentesi.
Se gli autori sono due saranno unita da "e"; se gli autori sono più di due i nomi saranno separati da virgole con "e" tra il secondo e il terzo autore; se gli autori sono più di tre il cognome del primo autore sarà seguito dalla dicitura et al. (dal latino et alii) in corsivo.
Alcuni esempi:
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Freud (1899) afferma che...
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Secondo la teoria dei sogni (Freud, 1899)...
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I principi della terapia cognitiva (Beck et al., 1979) affermano che...
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Kernberg (1981, p. 35) scrive che...
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Eissler (1953) scrive che "the introduction of a parameter entails the risk of temporarily eliminating a resistance without having analyzed it adequately" (p. 65).
Alla fine del testo è necessario riportare una lista completa di tutti i riferimenti bibliografici in ordine alfabetico per cognome, in ordine cronologico per ogni autore, mentre per diverse pubblicazioni dello stesso autore nello stesso anno si aggiunge una lettera minuscola. Nel caso di due autori con lo stesso cognome (es. Melanie Klein e George S. Klein) sarà l'iniziale del primo nome a definire l'ordine. Se l'iniziale è la stessa occorre scrivere anche i primi nomi per esteso (possibilmente senza tralasciare le iniziali dei secondi nomi), cosa che è necessaria anche per le referenze intratestuali nei casi di omonimia (es. Daniel N. Stern e Donnel B. Stern). l'anno tra parentesi seguirà l'iniziale puntata del primo nome, come in Freud S. (1910). Nel caso di primi nomi doppi, le iniziali devono essere riportate seguite dal punto e senza spazi (es. Bianchi G.A., Rossi P.F., Kernberg O.F., etc.). Nel caso di autori multipli, i loro nomi dovrebbero essere citati tutti. Nel caso di un libro pubblicato sotto il nome di uno o più editori, i loro nomi saranno citati con l'aggiunta alla fine delle dicitura a "a cura di" sia nel caso di testi originali che di traduzioni.
La lista deve contenere solamente i contributi citati nel testo.
Se l'anno di pubblicazione non è lo stesso del testo originale, deve essere citato dopo il nome della casa editrice separato da una virgola; diversamente, l'anno di pubblicazione tra parentesi dopo il nome dell'autore o degli autori è sufficiente.
Seguono alcuni esempi:
Libri:
Beck A.T., Rush A.J., Shaw B.F. and Emery G. (1979). Cognitive Therapy of Depression. New York: Guilford Press (trad. it.: Terapia cognitiva della depressione. Torino: Boringhieri, 1987).
Un editore:
Merini A., a cura di (1977). Psichiatria nel territorio. Milano: Feltrinelli.
Più editori:
Boltanski L., Claverie E., Offenstadt N. and Van Damme S., a cura di (2007). Affaires, scandales et grandes causes. De Socrate à Pinochet. Paris: Stock.
Un saggio in una raccolta:
Liotti G. (1985). Un modello cognitivo-comportamentale dell'agorafobia. In: Guidano V.F. e Reda M.A., a cura di, Cognitivismo e psicoterapia. Milano: FrancoAngeli.
Beebe B. (1983). Mother-infant mutual influence and precursors of self and object representation. In: Masling J., editor, Empirical Studies of Psychoanalytic Theories. Vol. 2. Hillsdale, NJ: Analytic Press.
Un saggio da una rivista:
Ferrandes G., Mandich P. (2012). Riflessioni sulla medicina predittiva e sulla necessità di integrazione delle discipline: proposta di un modello di consulenza genetica integrata. Psicologia della salute, 3: 11-28. DOI: 10.3280/PDS2012-003002.
Gli autori devono indicare un codice DOI per ogni articolo incluso nella lista delle referenze, quando disponibile. I codici DOI possono essere trovati al seguente link: http://search.crossref.org/, o tramite Google search.
Testi non pubblicati:
Benedetti G. (1988). "Intervento nel dibattito sulla relazione di John Gunderson al Convegno Internazionale New Trends in Schizophrenia", Bologna, 14-17 aprile (registrazione).
Libri o articoli da fonti online:
Seguire le linee guida per la citazione di libri e articoli con l'aggiunta della dicitura "disponibile da http://www... ." seguita dalla data di consultazione.